Olivo leccino 4/5 anni
PIANTA IN VASO DI 4/5 ANNI
La cultivar è originaria dell’Italia centrale.L’albero presenta vigoria medio-alta, portamento espanso echioma molto densa.
Cultivar autoctona del territorio della provincia di Firenze, è diffusa in tutte le zone olivicole della Toscana e dell’Italia centrale come impollinatore di Frantoio, Leccino e Moraiolo.
Michele 338 7200350
Piante Made in Italy
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La pianta è poco vigorosa e ha portamento tipicamente pendulo, aspetto che fanno apprezzare questa cultivar anche per scopi ornamentali. La chioma è mediamente folta ed espansa, con rami lunghi e penduli. La cultivar è autosterile; modesto l’aborto dell’ovario. Le drupe sono di piccole dimensioni (1,5 g circa) e raggiungono l’invaiatura precocemente e contemporaneamente. La produttività è buona e costante e il contenuto in olio dei frutti medio-alto. La suscettibilità al freddo medio-alta. La resistenza all’occhio di pavone e alla rogna è media. Ottimo impollinatore.
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE E GUSTO-OLFATTIVE: Al profumo l’olio di Pendolino ricorda in modo inconfondibile la mandorla amara che poi viene sentita anche in bocca a conferma che questa nota è probabilmente legata al tipo di varietà. Insieme al dolce, l'olio di Pendolino si ricorda per piccante di gola deciso e persistente.
La cultivar è originaria dell’Italia centrale.L’albero presenta vigoria medio-alta, portamento espanso echioma molto densa.
Varietà caratterizzata da una produttività piuttosto elevata e costante, con un’entrata in produzione molto precoce. Vigore ridotto, molto interessante per le coltivazioni intensive. Epoca di maturazione tardiva.
Antica cultivar apprezzata in tutta Italia.
L’albero ha vigoria elevata, compatta, con portamento assurgente. Varietà a crescita molto veloce. Autofertile con produzione abbondante.
Varietà utilizzata anche da frangivento.
I frutti sono tondeggianti di media grandezza, di color rosso-violaceo.
Matura tra Novembre e Dicembre.
Garantisce una buona produttività solo in condizioni irrigue. La capacità rizogena è bassa. L'entrata in produzione è tardiva. Autoincompatibile, efficaci impollinatori sono risultati "Oliva di Cerignola", "Mele" e "Termite di Bitetto". Fiorisce verso la metà di maggio e comunque dopo le più comuni varietà da olio pugliesi. I frutti maturano precocemente, hanno pezzatura molto omogenea, sono adatti alla produzione di olive verdi da tavola.
Albero vigoroso con portamento espanso. Foglia di media grandezza di colore verde scuro. Frutto cangiante di forma ovoidale e calibro medio 3,5 gr.) di buona resa in olio.
Cultivar marchigiana, entrata in produzione delle piante medio-precoce. Drupa di piccole dimensioni ( 1 – 1,5 g ), di forma ellissoidale. Resa in olio bassa, inolizione precoce, colore dei frutti dal verde chiaro al violaceo scuro lenticellato.
PIANTA IN VASO DI 2,5/3 ANNI
È una varietà tipica della Romagna, diffusa nell'areale di Brisighella e Faenza. Albero di media vigoria, con chioma ampia a portamento pendulo. Varietà dotata di ottima resistenza al freddo e ai parassiti più comuni dell'olivo. Autofertile, tuttavia l’associazione con la varietà Nostrana di Brisighella ne aumenta l’allegagione dei frutti.
Pianta a duplice attitudine, di medie dimensioni e vigoria. Essendo autosterile necessita di opportuni impollinatori. Entra precocemente in produzione e mantiene, generalmente, la produttività costante nel tempo.
Coltivata quasi esclusivamente in agro di Cerignola, i frutti vengono largamente utilizzati per il consumo diretto. L’albero, poco vigoroso, con portamento espanso e chioma piuttosto densa, entra In fruttificazione tardivamente.
Garantisce una buona produttività solo in condizioni irrigue. La capacità rizogena è bassa. L'entrata in produzione è tardiva. Autoincompatibile, efficaci impollinatori sono risultati "Oliva di Cerignola", "Mele" e "Termite di Bitetto". Fiorisce verso la metà di maggio e comunque dopo le più comuni varietà da olio pugliesi. I frutti maturano precocemente, hanno pezzatura molto omogenea, sono adatti alla produzione di olive verdi da tavola.
L’Arbequina è originaria della Catalogna ( Spagna ). È la varietà di riferimento delle nuove piantagioni super intensive. Varietà considerata rustica per la sua resistenza al freddo e per la tolleranza alla salinità. Entra in produzione precocemente.
La cultivar è ampiamente diffusa in tutta la Toscana, ma anche in altre regioni dell’Italia centrale come l’Umbria, le Marche, il Lazio e l’Abruzzo. L’albero ha vigore medio-alto e la chioma si presenta densa e rigogliosa con molti rami fruttiferi lunghi e penduli.
Cultivar rustica a duplice attitudine, molto diffusa in Francia. Entra precocemente in produzione ed è risultata di facile adattabilità ai vari ambienti e terreni.
Cultivar diffusa nel Lazio. L’albero ha vigoria medio-bassa e la chioma compatta con ramificazioni assurgenti. La cultivar è autosterile; buoni impollinatori sono Leccino, Canino e Maurino. I fiori con ovario abortito sono mediamente il 25%.
La cultivar è originaria dell’Italia centrale.L’albero presenta vigoria medio-alta, portamento espanso echioma molto densa.
Cultivar marchigiana diffusa nelle provincie di Macerata, Ascoli Piceno e Ancona. Entrata in produzione delle piante medio-precoce. Drupa di piccole dimensioni ( 1 – 1,5 g ), di forma ovoidale asimmetrica con apice appuntito e mucronato.